“Credo nel barone Pierre e nella sua utopia, nella poesia ritmica di Paavo, nella divina Fanny. Come Sir Roger, credo che non esiste una barriera invalicabile; credo in Abebe tra le ombre della sera, nel cuore e nell'anima di Tommie Jet, nell'allegria ambidestra di Aki, nel lampo di Miruts e Kenenisa; credo nella santità di Pietro Paolo, nel silenzio di Gelindo, credo nel vento e nei suoi figli, si chiamino Oskar, Carl o Wilma, purché sia un'unica luce...quella della fiamma olimpica.” Mario Sibilla

domenica 23 ottobre 2011

Capo d'Orlando Corre 2011 (maratonina)

Per me che scrivo questa mezza maratona ha un significato particolare, è stata la prima mezza corsa con la maglia (nera) della Forte Gonzaga...per cui un misto di sudore, ricordi, fatica, vento e incoraggiamenti mi spinge a scrivere un commento più sdolcinato del solito.

Oggi eravamo in 24 se non ricordo male, con qualche faccia nuova, ansiosa di provare l'ebrezza dei 21 km in gara. C'erano gli stacanovisti delle gare (Antonio, Mariano, Gianfranco, Maria e molti altri). C'erano anche quelli che di gare ne fanno meno. C'è anche il solito ritirato, questa volta è toccato a Filippo (non so cosa ha avuto ma di certo non aveva la faccia riposata).
Il percorso di Capo d'Orlando è (secondo il mio modestissimo parere) ostico. Nel senso che una metà è composta da saliscendi e un tratto con fastidioso ciottolato spaccapiedi, mentre l'altra metà è un lungo, noioso, infinito rettilineo (con annesso giro di boa "secco" intorno al solito, maledetto, palo). Questo mix di strade è condito col solito vento della cittadina, impietoso quando si corre in riva al mare. L'anno scorso era frontale, questa volta più trasversale, ma sempre di vento si trattava (e non è bello quando si è soli sul lungomare). 

Scorro la classifica del tds e mi faccio quattro conti. Togliendo me e Bruneo (reduci dai nordici campi verdi), conto 4 teste sotto l'ora e trenta (Loria, Fasone, Gemelli e Malatino). I primi tre li lascio un attimo da parte (tanto non si offendono). Un plauso ad Antonino Malatino perché stare sotto l'ora e trenta oggi non deve essere stato semplice, specialmente perché era solo (leggi: senza compagni di squadra). Tornando ai tre "big": Antonio si sbatte per fare il meglio che può, ma è solo (e purtroppo è un po' colpa mia e di Bruneo) e non riesce a stare insieme ai vari gruppetti che lo raggiungono o sono vicino a lui (ai giri di boa l'ho visto sempre solo, mai all'inseguimento o in fuga, ma forse era solo una mia impressione). Carlo e Daniele....nulla da dire, hanno fatto quello che potevano e Daniele ha tenuto bene il ritmo nel finale, Carlo un po' meno (ma ancora deve recuperare del tutto dalla catastrofica stagione passata).

Ma andiamo oltre......l'ora e trenta. Abbiamo un buon M.Miceli con 1h33m. Prima di capire se ha l'ora e trenta nelle gambe bisognerebbe trovare una mezza piatta (o quasi). Mio consiglio spassionato: tentare Siracusa e Reggio, con in mezzo un bel medio.
I legali arrivano in successione (come gli avvisi di garanzia), Gianfranco batte Mariano per 50 secondi, ma almeno il secondo è arrivato sano e salvo (e oggi sul lungomare ne ho viste di persone con la faccia da quasi-svenimento).
A seguire Zimbaro e Saccà, il primo forse un po' sottotono, il secondo sta rientrando bene (considerato che oggi doveva essere in barca).

Subito dopo in classifica Forte Gonzaga abbiamo Giusy. Tanto di cappello perché l'ho vista arrivare, accelerare al traguardo e gioire subito dopo. Ed è l'unica della squadra a fare risultato nelle mezze.

Intervallo maschile tra due Gonzaghine, dopo Giusy taglia il traguardo Pietro Staiti e a seguire Maria Pistone. 
Senza nulla togliere alle altre....Maria il mazzo che ti sei fatta mi pare stia dando i suoi frutti (solo ti prego....non finire come tuo marito....Antonio ti voglio bene).

A seguire Katia e Nunzio, in quest'ordine a distanza di pochi secondi. Il buon Nunzio l'ho visto bene in qualche passaggio, forse un po' sofferente ma del resto, oggi non c'era nessun presupposto che avrebbe fatto pensare ad una giornata riposante.

Mary agguanta l'ora e cinquanta (ma le basi per fare meglio ci sono). Costa (da vera star il suo pettorale è il 777, come la famosa pagina di mediavideo) poco sopra l'ora e cinquanta, ma si dice abbia fatto l'accompagnatore per quasi tutto il percorso. A seguire Mimmo Scolaro in 1h52 e, dulcis in fundo, le nuove leve (e fa sempre piacere quando ci sono). Rosario e Massimo (scortati interamente da Elisabetta) riescono a centrare l'obiettivo (stare sotto le 2h). Ma prevedo progressi rapidi, molto rapidi, e qualcuno a metà classifica deve cominciare a darsi da fare altrimenti....perde il posto (e di questi tempi si sa....conviene tenerselo stretto). 

Last but not least nella Forte Gonzaga, il nostro Carmelo Vadalà che non sta vivendo proprio il suo miglior periodo, ma si sà, l'importante è divertirsi.

Con affetto a tutta la Forte Gonzaga...

Dario



2 commenti:

  1. ...e già sedotto ed abbandonato dai due prodi cavalieri che, dopo una bella spinta iniziale (forse un pò troppo energica per le mie attuali risorse), mi lascianono da solo in un percorso già di per sè snervante.....e un pò naufrago nella mia solitudine, salvo risvegliarmi di tanto in tanto per l'arrivo di qualche gruppetto. Chissà, con la giusta compagnia forse sarei riuscito a stare di quel filo sotto i 4'/Km.....ma si sà che con i "se" e con i "ma"...

    cavallopazzo

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  2. stavolta benzina non ce n'era (se ne parla a Reggio)

    Dario

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