“Credo nel barone Pierre e nella sua utopia, nella poesia ritmica di Paavo, nella divina Fanny. Come Sir Roger, credo che non esiste una barriera invalicabile; credo in Abebe tra le ombre della sera, nel cuore e nell'anima di Tommie Jet, nell'allegria ambidestra di Aki, nel lampo di Miruts e Kenenisa; credo nella santità di Pietro Paolo, nel silenzio di Gelindo, credo nel vento e nei suoi figli, si chiamino Oskar, Carl o Wilma, purché sia un'unica luce...quella della fiamma olimpica.” Mario Sibilla

lunedì 7 novembre 2011

Maratonina di Archimede


Per la seconda edizione della maratonina di Archimede gli organizzatori ci risparmiano il tristissimo autodromo della scorsa edizione proponendo un circuito di soli cinque chilometri, da percorrere quattro volte, alle porte di Ortigia.
Circuito forse bello se non fosse per i lunghissimi tratti in basolato che vengono bene nelle foto ma scombussolano gli appoggi degli atleti e per il meteo che è pessimo, scirocco implacabile e umidità altissimi.
La partecipazione della città è rumorosa anche se non possiamo dire se i clacson delle auto suonassero per dare allegria all’evento o per contestarlo.
Comunque gara di fine stagione, partono circa 600 atleti.
I Forte Gonzaga sono soltanto sei (sono già alle porte altri appuntamenti a cui si è data priorità).
Antonio L. prosegue la sua rincorsa alla migliore forma con una buona prova per un piazzamento discreto (27° generale) ed un crono da 1.22e49 che è un buon viatico per l’ultima mezza dell’anno.
Nella stessa ottica vanno letti gli altri risultati ma c'è da dire che i due Scolaro intanto fanno il personale: Nunzio si porta a 1.44e16 e Mimmo lima di poco andando a 1.50e56.
Massimo P. fa anche lui allenamento a 1.33e14.
Carmelo V., finchè è possibile, fa il navigatore di Fortunato L, poi si separano; l’uno continuando appena a galleggiare (1.54e23), l’altro un pò naufragando con un tempo finale, scarsetto, che risente dei suoi quattro stop negli ultimi cinque chilometri: 2.05e12… ma era la sua prima mezzamaratona e va accolta comunque con entusiasmo.
L’unica rappresentante femminile è Maria P., reduce dalla carambola al Cappuccini con cui ha vinto ben 6 punti (di sutura all’avambraccio).
Finchè può viaggia con DeLorenzo, poi il vento caldo, il pizzicare fastidioso della ferita le dicono di rinunciare un poco e finisce con un 1.50e00 per lei solo discreto ma non è detto che la sua stagione non riservi una ulteriore magnifica sorpresa.. a Reggio Calabria. Il 27 novembre, per tutti.


Mario Sibilla

Nessun commento:

Posta un commento