“Credo nel barone Pierre e nella sua utopia, nella poesia ritmica di Paavo, nella divina Fanny. Come Sir Roger, credo che non esiste una barriera invalicabile; credo in Abebe tra le ombre della sera, nel cuore e nell'anima di Tommie Jet, nell'allegria ambidestra di Aki, nel lampo di Miruts e Kenenisa; credo nella santità di Pietro Paolo, nel silenzio di Gelindo, credo nel vento e nei suoi figli, si chiamino Oskar, Carl o Wilma, purché sia un'unica luce...quella della fiamma olimpica.” Mario Sibilla

lunedì 27 febbraio 2012

BUONA LA PRIMA

Non avevamo alcun dubbio che già dalla prima, da questa RomaOstia così numerosa, così rumorosa, così generosa, saremmo tornati con il sorriso.
Dei 26 iscritti, non vanno neppure in griglia in 5, ma i restanti 21 hanno un ingombrante pronostico da inseguire. Già nella ghiacciaia del Cappuccini avevamo scaldato i muscoli col calore dell’appartenenza e il frastuono della velocità.
Mai viste le ragazze così composte in prima corsia a seguire i ritmi previsti.. in formazione ma imponendosi, per ognuna, una parte di responsabilità.
Mai visti tra gli uomini, in questo periodo, ritmi così elevati.. con un dialogo prima diffidente, successivamente incuriosito ed è un peccato che non si sia creduto, cosi come per le ragazze, in una omogeneità di obiettivi, perché in fondo un minuto è poca cosa (in tutti i sensi), che non si sia creduto nel lavorare insieme.
Le pre/omesse, come sempre proclamate, dicevano dei soliti traguardi degni di presunzione.. però noi sappiamo, per citare due esempi, quanto erano luminose le prove tecniche di Bruneo e di Cambria, al solito la verifica ultima passa dalle condizioni di salute personale, dalla clemenza meteo e dalla strategia di gara.. Esempio: quando si perdono troppe posizioni nell’ultimo tratto di gara, abbiamo un poco sbagliato nella distribuzione delle energie. Comunque siamo andati bene, anzi benissimo. Su 21 partenti oltre la metà ottiene la migliore prestazione, con semplicità e compostezza, ed in fondo con la sensazione personale già matura di valere di più.. così, per una volta, non avrò neppure bisogno di insistere sul piano psico/drammatico e dovrò solo “imporre” la migliore competizione da puntare (aimè).
Prima di parlare dei singoli risultati mi preme però dire che, se ce ne fosse bisogno, la nostra Società si è espressa compatta, con una unica, semplice, successiva considerazione siamo FORTI.. e lo dicono i tempi. Andiamo al dettaglio per dire, innanzi tutto, bentornato a Gemelli che alla prossima viaggerà coi suoi degni compari ed intanto si/ci regala un 1.22e32 che toglie 2’ al personale. E lo cito in testa per questione di cuore pur sapendo che c’è stato chi ha fatto un saltino maggiore, oltre i 3’. Per dire Cambria e Malatino: due gare diverse, lo steso risultato (1.27 e un nulla) buono, come Cordaro e Zimbaro oggi hanno la saggezza del vecchio moschettiere e sono bravi. Come anche Loria che soffre tanto perché a lui che è piccolino hanno dato un pettorale da gigante e lo mettono spalla a spalla con chi fa cifre tonde (un’ora) .. lui un pò s’adegua, arrotonda a 1.21 (meglio 1.20)
Come d’aspettativa le ragazze sono .. un vero splendore. Viaggiano insieme a lungo, determinate, e poi, quando c’è profumo di salsedine, vanno all’ultima stilla di sudore, ognuna per la sua vittoria .. e dopo si danno la mano, gli abbracci e le gioie reciproche. Bravissime: Otteri a 1.43e21, Pistone a 1.44e07 e Accorsi a 1.44e24. Quando passano al 21° Katia urla al cronometro la sua “antica” voglia, Maria urla alle avversarie uno sprint lunghissimo e Betty passa nascosta, che altrimenti avremmo detto a tutti che anche lei era Forte Gonzaga. Gli altri: Pistorino sa di essere in buona condizione e forse per paura si “limita” a 1.28e30,Giuttari chiede tregua all’incubo e va facile sull’uscio di 1.30, ScolaroD da un altro giro alla vite del personale, Gatto porta le proprie zampette nel compitino della mezza con 1.56e55 ma non chiedetele di farne un’altra.. e non perché è stanca (anzi non lo è affatto). Smedile è venuto a Roma per chiarire chi comanda e fa un bel 1.43e13 che non ci aspettavamo, ma approfitta di una moglie troppo dolce e sola tra i mostri. Mancano all’appello.. i malati (non i Malatino che sono sempre puntuali, numerosi e positivi): il “migliore”, lo chiamo così altrimenti che vergogna (vista la prestazione), fa 1.28e33. per lui poca cosa ma gli imprevisti, prima il compare d’Achille e popo l’influenza, ne fanno strazio ed è un vero peccato a guardare il suo medio solitario (che non è quello che si potrebbe pensare d’acchitto!). E fra Achille ed influenze soffrono un poco gli altri: Miceli, Foti, ScolaroN, Romano, Gulgiotta ma con risultati che comunque sarebbero accettabili se soltanto io dicessi che l’importante è accontentarsi. Da un po’ non affido le sensazioni ad una parola/gara .. oggi mi viene da dire che abbiamo molte opportunità ed una offerta veramente di qualità .. la parola giusta sarebbe sponsorizzazione.

Mario Sibilla

15 commenti:

  1. ..........."piccoli passi"......finchè dura, l'importante è non arrendersi e pensare già alla prossima

    c.p.

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  2. ...che vuol dire finchè dura...? se l'importante è nn arrendersi mai OLTRE OGNI LIMITE ?
    A parte tutto devo confessare che nn mi divertivo così da tempo, belle sensazioni x tutta la gara e la consapevolezza di arrivare fino in fondo, da soli xchè x me correre è anche solitudine è un confrontarsi e un dialogare con se stessi, anche se dentro si ha la certezza che c'è il tuo compagno/a che pensa le tue stesse cose in una corrispondenza che è unica e solo nostra, e anche se la gara la si fa separati il bello è dopo nello sciogliersi di uno-cento abbracci dal calore vero!
    Ecco xchè sento di dover ringraziare tutti dalla mia compagna di stanza, alle mie "compagnette"(diverse e uniche)e ai miei "compagni" di questa ultima avventura, senza dimenticare chi mi ha urlato a fine gara ("I BELIVE MARIO/MARIANO") incitandomi come mai e donandomi la forza x gli ultimi 200metri...GRAZIE A TUTTI ci vediamo alla prossima!!!!
    k

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  3. il senso è che fin quando ci sono miglioramenti (anche piccoli) è facile andare avanti. Il problema sarà quando (inevitabilmente) inizierà la regressione, ed è allora che non bisognerà arrendersi ...... ed andare "oltre ogni limite".......pure quello dell'età

    cp

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  4. ....e poi ci ritroveremo come star... a correre sempre al "cappuccini"... Caro CP chi è come noi nn si arrende mai neanche di fronte a cose evidenti come il trascorrere del tempo..o qualche acciacco (vedi Giorgio) .....

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  5. Bravi ragazzi e complimenti a tutti.
    Domenica, da spettatore interessato, mi avete fatto veramente divertire.
    Vedervi arrivare dall'altra parte della strada, poi invertire la direzione e, infine, passarmi davanti nell'ultimo rettilineo prima dell'agognato traguardo é stata per me un'esperienza nuova e, per certi aspetti, emozionante ...., anche perché, se in base ai tempi potevo immaginare chi sarebbe stato il prossimo, il suo volto era sempre una sorpresa.
    P.S.
    Dedicato a tutti, a mia kommare, ai miei compari e a chi ha corso (per dirlo alla Mario) "malato".

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  6. non arrendersi mai.. quanta rabbia alla fine di questa bellissima gara, quante aspettative nel. mio cuore non soddisfatte pienamente, ma si... esperienza messa in. saccoccia che comunque non dimenticherò mai, mai vista così tanta gente correre tutta insieme, tutti diretti verso la stessa "meta" ed io un puntino rosa in mezzo all'oceano di colori, i miei colori sono stati katia, maria, betta, elisa, robi, massimo, nunzio, mimmo, gianefranco, filippo, maurizio, dario, mariano, e tutti i restanti "forti g." che non ho citato ma ci sono nei miei pensieri.. che hanno dato colore alla mia preparazione per questa gara, che mi hanno sostenuta quando ai cappuccini. stavo per mollare, perché queste donne mi ficiru ittari sangu, sempre l.ultima in fila ma con la consapevolezza che qualcuno era sempre accanto a me.. un grazie speciale a chi di speciale lo è anche se si incavola sempre con noi e noi non sapemu picchi.. sibilla cavalier.
    questa roma.ostia ci ha fortificazioni e uniti di più.. è stato un piacere trascorrere quei giorni tutti insieme.. tutto questo e di più é rimasto nei miei ricordi di questa esperienza. Mari

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  7. Mi hanno chiesto cosa fosse la corsa per me ... libertà! Libertà perchè correndo si esprime ciò che si è ...e non mi riferisco ai "tempi"! è vero,"dimmi come corri e ti dirò chi sei".Mi sono legata a questo gruppo perchè ho trovato degli amici,persone con cui si può parlare di "tutto".... è un momento di aggregazione e di confronto sulla vita! Perdonami Mario se non parlo di "competizione".. ma per me hanno più valore una parola,un gesto.. che un mucchietto di secondi.Betta

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  8. betta sei Grande! anche per me è stato così in questo ultimo periodo, anche quando il cattivo tempo rimbombava sui miei pensieri avevo voglia di venire ad allenarmi perché sapevo. che insieme sarebbe stata comunque una gioia.. e devo ammettere che più di una volta quannu c'era pi ddavera malu tempu avrei preferito stare a casa al calduccio ma non. potevo lasciare le mie compagne di viaggio e di emozioni .. insiem fino all'ultimo allenamento sotto la pioggia e senza luce scavalcando per entrare perché il campo chiuso.. tutto questo non può essere solo una questione di tempi ma solo di sentirsi vicine vicine senza dover dire nulla! vi voglio bene amici miei.!
    mari

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  9. devo correggere una cosa, volevo dire.. betta anche per me é così, infatti in questo ultimo periodo... leggi sopra..
    mari

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  10. Quando d'estate vado a mare adoro nuotare... faccio stile, rana, dorso mi sprofondo fino a toccare, risalgo e guardo dove il blu e l'azzurro si sposano lontani ed anche se non sono solo sento che il mondo appartiene alla mia libertà.
    Mi sono chiesto quanto cambierebbe se andassi in piscina...
    Il luogo ha un inizio e una fine, immagino i blocchi di partenza e il bordo-vasca e dentro i galleggianti spartiscono le corsie inequivocabilmente.
    Mi dicono che anche quando si fa nuoto libero sei costretto a seguire un ritmo altrimenti ci si tocca con gli altri... e questo è un altro sport.
    Le corsie, infine, sono nate per le gare, altrimenti che differenza fa con la dimensione del mare?
    La Cristoforo Colombo è una corsia immensa che unisce EUR con Ostia-Lido... In questa, giorno 26 marzo, c'erano 12.000 persone che per almeno un'occasione avevano scelto di avere un numero e dunque di andare in competizione. Tralascio l'ambiguissimo "importante è partecipare" perchè con TDS abbiamo partecipato anch'io e Sofia: grandi emozioni dall'inizio all'arrivo di ognuno di voi, fino a sgolarci per lo sprint finale, di certo poca cosa su una 21 Km.
    Ed è proprio strano che la prima attenzione di un runner (atleta è troppo) è avere un cronometro per ascoltare ogni battito di quella che non so chiamare altro che competizione.
    Io dico così perchè altrimenti ci si guarda anche in giro e non ci si fa battere da quello che non ci ha mai battuto... e si chiama gara. La risposta più frequente e non ambigua che si è ascoltata alla Roma-Ostia... non è stata certo per la "libertà", così come la domanda era "perchè corri?" e non "perchè sei qui?"... La risposta più frequente deve contestualizzarsi al luogo e all'evento, non può prescindere dall'indossare una maglietta con un logo, un numero solo tuo, una corsia per te e per gli altri e un orizzonte che in questo caso (ed in ogni gara) non è il limite tra il blu e l'azzurro ma lo scorrere delle nostre lancette tra la linea di partenza e quella di arrivo, quel mucchietto di secondi... da condividere dopo, con ogni altra emozione con i compagni del viaggio, siano stati in gara, ai bordi della corsia, al telefono, su TDS... quelli della Forte Gonzaga.
    Mario Sibilla
    P.S. Penso che la libertà non sia allenabile

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  11. Posso essere d'accordo con te e pensare che la corsa è allenamento che ha come obiettivo superamento limiti, limiti che possono stare nel tempo da abbattere - mentali - o limiti di vario genere. Ma il mondo è bello xchè vario e nn tutti abbiamo dentro quel fuoco che arde e che ci fa essere competitivi in questa direzione, magari lo stesso fuoco viene messo x fare altro nella vita... e la corsa viene vista come un momento di svago o semplicemente un modo x nn ingrassare divertendosi. Caro Mario se è vero che la libertà nn è allenabile è anche vero che ognuno ha una sua visione delle cose e nn sempre corrisponde con la tua, la mia o quella di un'altro. Spesso c'è chi viene al campo, a cazzeggiare, solo x staccare la spina dopo una giornata di m.... e questo nn deve avere nel gruppo un peso minore, d'altronde siamo adulti con vissuti diversi...Il mio nn vuole essere un monito ma semplicemente un invito ad accettare anche chi ha una visione diversa e nn x questo errata (qual'è il metro?). Ti abbraccio e come sempre ti ribadisco il mio affetto SENZA LIMITI!!! k

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  12. il Magister ama andarsele a cercare..........è il suo divertimento preferito

    p.s. comunque.... la gara e gara e non si guarda in faccia nessuno

    cp

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  13. mi piacerebbe che si capisse che c'è una certa differenza tra correre e gareggiare: io l'ho chiara.
    correre è libertà.
    gareggiare è competere.
    sarà banale ma per correre non c'è bisogno di allenamento.. per gareggiare si. Nel mio scritto i concetti di libertà, di competizione (con se stessi e con il proprio tempo), di gara sono nitidi. Basta leggere.
    io non scrivo mai per fare polemiche ed anzi ritengo di avere una generosità contagiosa.
    Mario Sibilla

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  14. per noi Donne!

    Non è necessario spiegare per quale motivo molte di noi non festeggiano questa giornata come non è necessario spiegare cosa rappresenta realmente l'otto marzo.

    alcune donne, sanno essere Donne in ogni momento della vita, in ogni occasione, queste donne, non solo oggi possono guardarsi allo specchio o scambiare uno sguardo con altre Donne della stessa portata ma possono essere soddisfatte di quello che sono.

    Nelle fragilità e allo stesso tempo nella forza; nella risolutezza e nelle indecisioni, nei sorrisi, nei pianti, nel sapere essere sempre “pulite” nell’animo sempre e comunque sono sempre e comunque Donne.

    Non faccio gli auguri a nessuna di loro e quindi nemmmeno a me ma auguro a tutte noi una Buona Vita...

    Quella buona vita che con il nostro saper essere Donne ci farà condurre e ci meriteremo di certo. mari

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  15. Come non condividere un pensiero così vicino al mio modo di essere, nn ho mai festeggiato questo evento, fin da ragazzina nn capivo la necessità di avere una giornata in cui tutte le donne avrebbero dovuto essere felici e festeggiare insieme ad altre simili, in una giornata che non era altro che la commemorazione di un lutto. Apprezzo molto la tua riflessione, io da qualche anno a questa parte ho cominciato a fare gli auguri alle donne a me vicino, pur continuando a nn festeggiare, xchè sento che a volte anche noi "dure" abbiamo bisogno di un pensiero e se viene da chi come noi deve fare i conti con la quotidianetà pesante come una carogna sulle spalle nn possiamo che esserne felici! Grazie a Mary e a tutte le Gonzaghine!!! k

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