“Credo nel barone Pierre e nella sua utopia, nella poesia ritmica di Paavo, nella divina Fanny. Come Sir Roger, credo che non esiste una barriera invalicabile; credo in Abebe tra le ombre della sera, nel cuore e nell'anima di Tommie Jet, nell'allegria ambidestra di Aki, nel lampo di Miruts e Kenenisa; credo nella santità di Pietro Paolo, nel silenzio di Gelindo, credo nel vento e nei suoi figli, si chiamino Oskar, Carl o Wilma, purché sia un'unica luce...quella della fiamma olimpica.” Mario Sibilla

martedì 29 novembre 2011

FIRENZE MARATHON - 27 nov 2011 APPUNTI SUI QUATTRO MOSCHETTIERI



Come si stabilisce quando è l’ora di fare la prima maratona?
io penso all’evoluzione tecnica, alla possibilità di fare una preparazione lunga e, comunque, impegnativa ed, ovviamente penso al cronometro ...ma quando un atleta ne ha voglia, quando è in scadenza l’iscrizione, quando il fascino del luogo è Firenze.. non è giusto porre un freno al tumulto delle emozioni.

Iersera era appena il giorno dopo e Mariano già correva beato al Cappuccini parlando della prossima maratona.. non so se fosse ancora scosso dal muro del 36° km che non ha trovato, però era lucido, lucido e felice.
14 settimane di cui non dico nulla (perché gli allenamenti devono essere tabù) tranne che abbiamo escluso scorpacciate di chilometri che non ci sono mancate .. ed abbiamo fatto un esordio coi fiocchi.
Non c’è stato, come spesso capita, alcun tentennamento, alcuna crisi ed anzi in tre son giunti al traguardo tenendosi per mano .. come, in un certo senso, avevano fatto durante queste settimane.

Il rammarico è non avere avuto il crono di accreditamento ed essere così partiti nelle “sabbie mobili”.
Sui tempi (TDS - time dice: Malatino 3.33:02, Campo 3.34:23, Cordaro 3.34:23 e Zimbaro 3.34:24) si paga una rincorsa continua a gruppi che occupavano l’intera, a volte esigua, sede stradale.
Per intenderci i primi 5 km si è costretti a correre con un crono molto vicino a 6’00” al km ed in gara si scalano una quantità di posizioni (Malatino 1505, Campo 1592, Zimbaro 1533 e Cordaro 1584: con riscontro dal 5° all’arrivo) e più di così non si poteva proprio fare: infatti, se guardiamo il parziale finale, non si va in agonia ma in buona progressione…
e penso che dovremmo sempre rinunciare al Garmin, che in gara serve meno del cuore.

Se fossimo stati in griglia atleti … non lo si deve dire.
Il real-time dice Campo 3.31:11, Zimbaro, 3.34:24, Cordaro 3.34:23 e Malatino 3.29:51. Per i primi tre ..come da pronostico dichiarato, per l’ultimo ci si aspettava meglio ma ci davano del presuntuoso .. continuo a pensare che io ho ragione ed aspetto con un sorriso la prossima…

Dedichiamo questa gara al Presidente Pietro Sibilla perché il 27 novembre era il suo compleanno.
Mario Sibilla

5 commenti:

  1. onore e gloria ai maratoneti.........il coraggio non vi manca, l'entusiasmo c'è, il crono vi dà ragione e i tempi caleranno in fretta alle prossime maratone che vedo siete già pronti ad affrontare

    CP

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  2. Di Mario Sibilla ho sempre pensato che fosse una persona speciale.
    Starei ore ad ascoltarlo, perche', come dice Sofia ,(mia figlia di 9 anni) lui gli argomenti li tratta andando in profondita'.
    Per i Moschettieri, è stato importante averlo al loro fianco, vivere con lui quella grande emozione di arrivare al traguardo ed avere la sua gratificazione...Bravi ragazzi, è stato il suo primo commento,avete ben figurato.
    Abbiamo seguito i vari passaggi, al 20°, al 35° e poi all'arrivo e lui era li' accanto a noi a trasmetterci sicurezza ed ottimismo.....
    Abbiamo festeggiato ,la sera ,insieme a lui, pensando gia' alla prossima esperienza....si leggeva nei suoi occhi una grande gioia...pienamente meritata da chi, come lui, aveva viaggiato tutta la notte per essere li' con noi e si apprestava a passarne un'altra in treno, per rientrare a casa.
    Alla prossima..........

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  3. Grazie Mario per questi splendidi appunti;
    grazie per non avere posto un freno al tumulto delle nostre emozioni,
    anzi, per averle assecondate.

    Grazie per il tuo pronostico racchiuso nel nastrino tricolore che soltanto a fine gara si è rivelato,
    e ancora grazie per averci allenato,
    anzi, per averci fatto diventare dei maratoneti”.

    Ma soprattutto grazie per la tua apprezzata e non scontata presenza in quel di Firenze;
    ci ha dato quello stimolo in più e quella giusta carica nei momenti (pochi) di sofferenza;
    non potevamo deluderti: correvamo con la maglia della Forte Gonzaga!

    E’ vero, non siamo tecnicamente evoluti e non lo saremmo mai;
    ma, grazie a te, pensiamo già alla prossima avventura (una e non mezza);
    per non parlare inglese (una volta tanto):
    “Noi crediamo in Mario Sibilla”.

    Un piccolo “appunto” ai tuoi appunti, però, questo moschettiere te lo deve fare.
    Il real-time dice Campo 3.31:11, Zimbaro 3.31:12 (e non 3.34:24), Cordaro 3.31:11 (e non 3.34:23), Malatino 3.29:51.

    Dedicato a tutti quelli che sino ad un anno e mezzo fa non sapevano cosa era la corsa

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  4. Caro Mariano, è inequivocabilmente una inaccettabile s/vista. Chiedo scusa.
    Mario
    P.S. continuando così mi farete diventare un cardiopatico ... ed invece io ci tengo a restare più a lungo possibile con voi con il cuore, con gli occhi e con le gambe.

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  5. E resterai.
    Con il cuore, con gli occhi e con le gambe.

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