IO CREDO

(Inedito componimento di uno dei moschettieri, indovinate di chi si tratta)

Credo nel barone Massimo e nella sua utopia (allenare Cambria),

nella ritmica Giuseppina, nella divina nonna Caterina.

Come Sir Joseph, credo che non esiste nulla peggio della pubalgia.

Credo in Elisabetta: tra le ombre della sera, la meno imperfetta.

Credo nel cuore e nell’anima delle due Marie,

nell'allegria maldestra di Renato, nel lampo di Carmelo e Fortunato;

Credo nella santità di Piero e Nino e nel silenzio di Malatino.

Credo in Filippo e nei figli suoi, si chiamino Antonio, Carlo o Daniele (ahi noi)

purché sia un'unica luce … quella di Mario che ci conduce.