“Credo nel barone Pierre e nella sua utopia, nella poesia ritmica di Paavo, nella divina Fanny. Come Sir Roger, credo che non esiste una barriera invalicabile; credo in Abebe tra le ombre della sera, nel cuore e nell'anima di Tommie Jet, nell'allegria ambidestra di Aki, nel lampo di Miruts e Kenenisa; credo nella santità di Pietro Paolo, nel silenzio di Gelindo, credo nel vento e nei suoi figli, si chiamino Oskar, Carl o Wilma, purché sia un'unica luce...quella della fiamma olimpica.” Mario Sibilla

giovedì 21 giugno 2012

Annibale e i coccodrilli



L’ennesima, la 15esima, edizione del trofeo Padre Annibale si è disputata sabato 16 giugno.
Non so quanti erano gli altri, ma 28 atleti sono una bella presenza ed anche chi non gareggia perché fa il compleanno (auguri Roberto Smedile) è presente per sorridere, per tifare, per acclamare al podio.. per fare notte al pub.
La gara è in notturna e questo pone qualche difficoltà nella lettura delle posizioni e forse un corridoio protetto in zona arrivo/partenza, direi quattro transenne e un po’ di nastro, avrebbero reso tutto più facile.
Le classifiche che la magnifica SDAM prima o poi pubblica sono sempre col beneficio di inventario e di quelle di società neanche a parlarne.
Delle gare diciamo che ci si orienta verso la separazione donne/anziani e tutte le categorie sotto i 50.. stesso chilometraggio.
Nella prima serie c’è poca storia in ogni categoria: abissale è il distacco tra la prima donna e le ultime e sono subito chiari i valori e le posizioni dal via al traguardo. Comunque nel buio trovano buona luce Katia Oteri e Marcella Garreffa che per un po’ cercano anche una gara migliore e Maria Pistone che ai 300 nel difendersi va ad aggredire la posizione avanti. Filippo Romano è raggiante sul podio perché è primo dei vecchietti 55 e Fortunato Laganà scialacqua le parole della felicità, forse facendosi carico delle parole di Pietro Staiti e di Mimmo Scolaro.
La seconda serie è combattuta, come sempre, per ogni posizione chi vince merita. Noi ci siamo con Dario Bruneo 1° nei 35 e una gara un po’ allo sbaraglio, con dazio considerevole nel finale. E con Antonio Loria 2° nei 40.
Gli altri.. Antonio Cambria, bravo a sprintare con personalità contro atleti più esperti di lui, bravi Antonino  Malatino e Giuseppe Giuttari.. giù fino a Domenico DeSalvo fanno bene, ma alcune cose vanno ricordate… Nicolò Sframeli lo vedo al primo passaggio in una posizione che non è la sua, troppo in fondo al gruppo. Giro dopo giro va in una rimonta caparbia, quasi mangiandosi il gruppo cominciando dalla coda: come un famelico coccodrillo. Alla fine si saprà che si era attardato in partenza ed è un sorriso doppio: un poco per la sbadataggine, un bel po’ ..di compiacimento, Nicolò è forte oltre ad avere la faccia del bravo ragazzo.
Un altro con la faccia del bravo ragazzo è Angelo Pirri, si presenta alla prima timido e indeciso. Ha fisico nervoso ed occhi vivaci. In gara fa il suo. Io direi bene. Per tutti e due sono già pronto a sproloquiare sul risultato per la Roma Ostia’13.
Viene timido alla prima anche Roberto Scolaro, che solo per questa volta chiameremo il figlio di Mimmo,che ha bisogno di un sacco di chilometri e di tempo per farli.
L’ultima nota è per Nunzio Scolaro che fa un garone finendo, d’entusiasmo, con una progressione che ancora oggi gli fa chiedere conferme e lo culla nei sogni di una gara senza u vecchiu ‘rruloggiu e per AntonioLoria, veemente all’ultimo giro ..come dovrebbe essere sempre. Nel dopo gara è raggiante. Va a finire che ha scoperto la differenza tra gara e allenamento?
Calma, io sono amico di Tommaso.. si attendono ulteriori verifiche. Quelli che non ho citato, da Angelo a Gianfranco, a Massimo e Massimiliano avranno spazio in altre occasioni.

Mario Sibilla

3 commenti:

  1. Grazie Dario.
    Qualcuno mi ha chiesto perchè non ho scritto nulla sulla Rometta Superstar di qualche tempo fa (2 giugno).
    Chiedo perdono ma era il periodo di rivendicazione del Cappuccini. Avevamo altre importanti cose per la testa, non ultimo un sacrosanto alterco col Delegato FIDAL che forse dimentica chi il suo è un ruolo di rappresentanza.
    Colgo, al riguardo, l'occasione per rimgraziare quanti, in via autonoma, hanno fatto del loro meglio per avere informazioni e quanti hanno elaborato la via ufficiale di dialogo con l'Amm. Comunale.
    Intanto, andiamo avanti.
    Mario Sibilla

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  2. Che dire .... un articolo che (si) commenta da solo.
    I "nuovi" hanno la faccia dei bravi ragazzi,
    i "vecchi" la faccia di sempre;
    gli "scarsi" l'hanno persa.
    Ed i ringraziamenti si sprecano ....

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  3. Eh si caro Mariantour Marianrun! Dobbiamo rassegnarci a finire nell'oblio........a meno che i risultati non fanno scintille, ma anche lì bisogna essere fortunati....
    LUI dice che siamo tanti, troppi e qualche dimenticanza puo' essere giustificata, io dico che a volte la testa non aiuta, non certo x l'eta' che avanza!!!
    k

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