“Credo nel barone Pierre e nella sua utopia, nella poesia ritmica di Paavo, nella divina Fanny. Come Sir Roger, credo che non esiste una barriera invalicabile; credo in Abebe tra le ombre della sera, nel cuore e nell'anima di Tommie Jet, nell'allegria ambidestra di Aki, nel lampo di Miruts e Kenenisa; credo nella santità di Pietro Paolo, nel silenzio di Gelindo, credo nel vento e nei suoi figli, si chiamino Oskar, Carl o Wilma, purché sia un'unica luce...quella della fiamma olimpica.” Mario Sibilla

lunedì 23 luglio 2012

Acquedolci - Tr. C. Lorello: 22 luglio 2012 Nuntio vobis gaudium magnum: habemus discipulos.


Secondo la leggenda le acque del fiume si fondono col sale facendone un luogo unico .. dove la sete si spegne col mare ed unico e dolce resterà per questo gruppo Forte Gonzaga che, dopo anni, porta in gara due 2005 (setteanni). Fanno riscaldamento e due allunghi zampettando. Sono così piccoli che hanno anche paura del bum .. ma cresceranno, diventeranno grandi ed intanto è gioia negli occhi di tutti, siano lunghi e nocciola come quelli di Leonardo Giacobbe o siano tondi e scuri come quelli di Matteo Scolaro, o siano anche quelli di papà, o di zia, o di allenatore, o dei compagni di squadra.. tutti lucidi. Indipendentemente dal risultato di una distanza (i 300 metri) che è difficile da interpretare (il via ed è già finita .. ma se parti forte può asfissiarti prima della linea d’arrivo) .. i due sono BRAVI. Dopo la gara ti propongono un punto interrogativo alto 1metroe30 a cui non puoi rispondere che con un abbraccio .. ed entri nella loro pulizia riconciliandoti con ogni cosa: dal cuore al luogo.
Acquedolci, per la geografia ed anche per la storia, viene dopo l’Inganno, col rumoreggiare del cielo e qualche goccia ancora avara. Il percorso è il solito ondulato veloce e il chilometraggio corretto così la partecipazione è buona nella quantità (117) e nella qualità, unico neo la lettura della gara con la solita grande differenza tecnica tra i primi e gli ultimi. Noi siamo in 16 (13+3 oltre i due paladini e Giorgina che gareggia libera e arriva così distante dagli altri ma così vicina al cuore dello sport .. da portare a casa la coppa di Rosalba Ravì Pinto, campionessa anche nel sorriso).
Dettaglio: Il migliore questa volta è Pietro Staiti che si prende la 2° posizione negli M55 - 78°con una gara equilibrata, poi è contento .. sorride senza esagerare, con la sua inossidabile misura. Antonio Loria è in attesa di andare in vacanza, ha gareggiato tanto, non è in grande forma. Forse non vuole neppure fare bagarre dunque compitino, tanto il podio è già occupato, dunque 13° e 5°M40. La voglia di riemergere alimenta la gara di Carlo Gemelli, 24°generale e 6°. Al via è guardingo e nella seconda parte va in ottima progressione, ancora con l’andatura caracollante ma puntando gli avversari, ad una manciata di secondi dal compagno. Presto dovranno guardare allo stesso obbiettivo e subito bisognerà scegliere la gara. Antonino Malatino, già nel riscaldamento impaziente, dimostra che ha voglia. E’ il solito moschettiere .. pronti via, fioretto in mano. Poi va a spegnersi e per lo sprint depone l’arma, è 25° e 7°M45 e subisce Carlo che viene da lontanissimo. Nicolò Sframeli e Massimiliano Miceli (39° e 40°) amici-nemici viaggiano tenendosi a venti metri giocando al vinco io fino all’ultima rampa quando l’uno prova a mordere ma l’altro, famelico, al km è un caterpillar e spiana strada ed avversari. Angelo Foti e Nunzio Scolaro (52° e 53°) invece viaggiano separati per poi trovarsi a due secondi all’arrivo. Con la testa sono già ad ottobre. Mimo Scolaro questa settimana non si è visto (concordato riposo) ed in gara ..neppure, se ne è rimasto soletto a ritmi per lui scarsi. Katia Oteri e Maria Pistone fanno 81° (con 5° e 2°F40) e 87° (con 6° e 3F40) e come Mari Silipigni (7° e 4°F35) fanno gara di partecipazione in attesa di fare anche il punto sulle classifiche individuali delle quali alla settima prova non c’è ombra. Comunque sul rettilineo si esibiscono in rush furenti , con Mari velocissima sul caro Professor Micali (col quale avrebbe dovuto viaggiare) e le altre a difendersi da Fortunato Laganà, 86°, ormai solito su ritmi onesti ed a modo suo ambizioso di scalare ulteriormente la classifica.. ma adesso è dura. Come per Domenico De Salvo che imposta una gara di qualità ma ansima nell’ultimo giro pagando oltremisura la solitudine da un compagno di viaggio. Massimo Pistorino non sta bene ..ma fa il sacrificio di andare all’arrivo.
L’ultimo, ma non ultimo, di cui parlare è Angelo Pirri, 69° e 10°M35. La gara la fa da solo, ma con una buona interpretazione e un piazzamento onorevole, conclude con un fastidio a mordere una gamba ma, in fondo, è il più contento. .. è il più contento perché è più grande: fa 38. . è venuto a gareggiare ed a condividere con tutto il gruppo una birra ..al “blu moon” di Acquedolci, con semplicità.
Il colore di domani, pardon di oggi, ovviamente è il verde.
Mario Sibilla  

3 commenti:

  1. Mi convinco sempre di più che la gara viene letta da ognuno di noi che la segue in maniera diversa. Mi permetto di dare la mia lettura ,che non corrisponde esattamente a quella tua ,Mario, della gara di Nino Malatino , nonché mio marito. Sicuramente sarà partito molto veloce , ma anche con tanta voglia di mettersi alla prova, del resto fino a qualche tempo fa le distanze da alcuni compagni di gara erano di svariati minuti . Piuttosto che dire che si e' spento nel finale e che ha subito il suo compagno , che ci tengo a dire ha fatto una bella gara, avrei detto che in fondo ha aggiunto un altro tassello......e che altre soddisfazioni potrà ancora ottenere. Ma come penso io l'importante e' credere in se stessi. Rosetta.

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  2. .....IL VERDE : Colore della rinascita, della forza della natura, significa forza , perseveranza, equilibrio e stabilita'. Il cristallino focalizza la luce verde quasi correttamente sulla retina e l'occhio percepisce tale colore molto facilmente. Le sensazioni corrispondenti al verde sono sensazioni di solidita', forza e costanza ....
    k

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  3. ......l'emozione del verde equivale all'orgoglio, al senso d'identita' e autostima. L'orientamento e' riferito all'autoaccettazione e all'accettazione degli altri. Una forte carenza puo' indicare un essere asociale, freddo, cinico, portato a dare giudizi, intollerante degli altri, pauroso delle relazioni, mancante di empatia. Una presenza eccessiva indica : confini deboli, esigenza, tendenza ad attaccarsi, sacrificio eccessivo. L'equilibrio del VERDE indica : A R M O N I A.
    k

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