Una gara su pista la cerchiamo col
lanternino. Poi, ogni volta, abbiamo da recriminare .. Bologna costa
troppo, a Ferrara sono troppo forti, a Palermo che ci andiamo a fare
.. e a Girgenti sarà pericoloso?
Così ci capita questo Memorial
Daniele Fagnani che è al nuovo Cappuccini nel caldo asfissiante di
un 30 giugno che hanno, un po’ stupidamente, battezzato Caronte e
noi intimoriti .. o tra gli infortuni, la poca voglia e gli impegni
dell’ultima ora ed anche del giorno dopo .. siamo rimasti in tre.
La manifestazione è valida come CDS
Assoluto, la competizione elevata, il ritardo accumulato da otto
batterie di 100m ed altrettante di 200m diventa estenuante, anche se
guardare, al cronometraggio ufficiale leggibile da tutti, i tempi
sempre più bassi è lezione di buona atletica, di aristocrazia. E’
un po’ come per i Camp. Universitari ma questa volta ci siamo anche
noi: tre, troppo piccoli per guardare in faccia gli avversari e
troppo vecchi per avere la forza di un confronto vero, ma ci siamo.
Dettaglio: nei 1500m Antonio Loria, che
è in un ottimo periodo di forma, è frastornato. Forse l’aria
condizionata, forse la scorpacciata di 200m di mercoledì.. soffre
tantissimo a tenere il treno (di gente comunque di uguale valore). Io
dico che ha anche sbagliato riscaldamento (1h di ritardo per la
partenza), comunque sul finire trova orgoglio e rabbia, e non le
frequenze, per recuperare un crono che lascia solo un pizzico di
rammarico: un 4’51”2 positivo. Pietro Staiti gareggia
incuriosito. Non si aspettava questa gara ed aveva memoria di Enna lo
scorso anno. Nella gara è il più piccolo ma si accetta così, come
un vecchio filosofo. Fa 6’04”00 e serenamente valuta che ha
migliorato 6”: grande!
Nei 5000m femminili si presentano in
cinque: per noi Katia Oteri. La partenza è con 1h30’ di ritardo.
L’umidità altissima, giro dopo giro, miete le sue vittime. Al
traguardo solo due: la campionessa assoluta (di Palermo) e la nostra
Katia che, tolta la partenza un po’ forte, annaspa nel sudore e nel
buio ma fra gli incitamenti del gruppo FG (gli unici a portare
fragorosi sorrisi in tribuna) e conclude con medaglia finale.
Bravissima. Il tempo è 23’14”9.
In queste
condizioni altri si sarebbero ritirati .. altri si sarebbero defilati
..ma se siamo rimasti in tre!? .. onori, onori, onori.
Mario Sibilla
Bravissimoi tutti e tre... Antonio, Pietro, katia... per la forza e l'amore che dedicate a questo sport.. siete stati ammirevoli complimenti.. gara pesante fisicamente e mentalmente.. campioni si nasce..
RispondiEliminaBene stavolta scrivo come commento l'sms che ho ricevuto da un mio caro compagno a fine gara:
RispondiEliminaNotizie FLASH:
"Nel registro degli indagati della polizia FIDAL sono finiti l'atleta Oteri Caterina e il presunto Santone/Allenatore Mario Sibilla. Ai due viene contestato il reato di "occhio pesante reiterato". Sembra infatti che durante la gara disputata sabato 30 giugno inspiegabilmente tre delle cinque atlete partecipanti si siano ritirate, favorendo così direttamente la nomina di vice campionessa regionale della Oteri. Sono in corso accertamenti; l'avvocato Sacca' che difende la Oteri respinge ogni addebito "Nelle more di quanto detto e' pacifico per lo scrivente articolare , con riferimento all'art.1789 comm. 4 parag:5 rigo terzo (vedi note scritte a matita) la totale estraneita' all'accaduto della Oteri". Il Sibilla rifiutando di esercitare il proprio diritto ad avere un avvocato , e rifiutando la difesa dell'avvocato Campo che si era offerto gratuitamente, difendendosi da solo ha affermato :"Credo fortemente nei lunghi". Attendiamo ulteriori sviluppi della faccenda....."
K
Ecco gli sviluppi.
RispondiEliminaDal verbale depositato presso la procura federale di Messina il giorno 3 del mese di luglio dell'anno 2012, si legge testualmente:
L'indagato Sibilla Mario, condotto nei locali di questa stazione di polizia alle ore 23.00 del 01/07/12 dall'agente scelto A.F. che lo aveva prelevato in quel di Rocca, dopo aver per 3 ore e mezzo negato il proprio coinvolgimento nei fatti contestatigli continuando imperterrito a sibilare "credo fortemente nei lunghi, in particolare quelli di 25 km", iniziava a vacillare allorquando gli veniva mostrata la sua fotocamera abilmente manomessa con all'interno un dispositivo in grado di paralizzare il sistema muscolare. "Non é mia, non mi appartiene" era la sua prima scomposta reazione. Poi, allorquando gli agenti scelti S.V. e M.G. gli chiedevano come mai vi fossero solo le sue impronte, il suo sorriso beffardo lasciava il posto ad un tremore parkinsoniano e balbettando gridava al complotto pluto giudaico massonico veneziano. La confessione (piena) arrivava intorno alle 06.00, quando, alla vista delle numerose foto porno estratte dalla memoria della fotococamera, non potendo più negare l'evidenza, proferiva queste lapidrie parole: "Mi assumo io tutta la responsabilità, quella santa donna di Katia non c'entra niente, non sapeva nulla ...credetemi, ma dopo averla costretta a partecipare ad una gara con le figghiole non potevo lasciarla fuori dal podio."
Purtroppo, il solito avvocato azzecca-garbugli e, soprattutto, l'immancabile giudice corrotto ce lo faranno ritrovare mercoledì pomeriggio al Cappuccini libero e polemico più che mai!
bellissima Mariano! ma chi è il tuo spacciatore di oppio?
Eliminaciao cp
Mi spiace CP ma hai toppato il grande Mariano nn c'entra niente, nn e' lui l'autore dell'sms..................k
RispondiEliminaScusami nn avevo letto il comm. di Mariano, pensavo ti riferissi all'sms iniziale.....e come sempre mi lascia senza parole....sara' che anch'io credo .......fortemente nei lunghi..... k
Elimina