“Credo nel barone Pierre e nella sua utopia, nella poesia ritmica di Paavo, nella divina Fanny. Come Sir Roger, credo che non esiste una barriera invalicabile; credo in Abebe tra le ombre della sera, nel cuore e nell'anima di Tommie Jet, nell'allegria ambidestra di Aki, nel lampo di Miruts e Kenenisa; credo nella santità di Pietro Paolo, nel silenzio di Gelindo, credo nel vento e nei suoi figli, si chiamino Oskar, Carl o Wilma, purché sia un'unica luce...quella della fiamma olimpica.” Mario Sibilla

lunedì 13 agosto 2012

Scaletta: Domenica d’ 8, che caldo fa..
L’ 8 scalettese è una gara su un circuito articolato, giusto seguendo la tortuosità del numero .. per l’occasione adagiato verso la collina ad accomunare le varie frazioni ed ..utile per una verifica (o dare un ultimo colpo) ai muscoli ed ai tendini dei temerari atleti master che perseverano nel Progetto miz. Giornata caldissima non dimentichiamo che è il 12 agosto. Partenza in piazza, 18.30 puntuali,  pochi chilometri sul piano, poi impennata da bastono e discesa da squinterno .. il resto sul piano con due trovate niente male: l’incrocio degli atleti nel cuore dell’otto e una serie di transenne, assolute protagoniste della manifestazione, collocate ..tanto per esserci, con una casualità che fa della carreggiata una terra di nessuno .. marciapiede impercorribile, una sezione da circa un metro dove non passano due atleti ed il resto da zig zag tra auto che vanno e vengono, due giri da allegria.
L’allegria con la quale, ormai, facciamo ogni gara .. perché c’è! Di buono: la classifica, resa pubblica prima della premiazione; calma, quella di questa manifestazione (che è solo la 10° prova) non quella per atleta e per società per le quali, oltre a pagare,  .. abbiamo avuto modo di lamentarci tante volte. Di buono:  la premiazione, subito dopo la gara; calma, la maggior parte degli atleti mostrava ancora michelangiolesche nudità. Di buono: le coppe dei vincitori, belle; calma, il resto era la solita paccottiglia da televendita. Di buono: la granita limone nel ristoro post gara; calma, ho detto la granita, perché sulla pasta è meglio non aggiungere una parola .. sarebbe acida. Comunque..
Dettaglio: Undici di Forte Gonzaga (8+3). Dario Bruneo, con la solita zoppìa, parte bene .. buon recupero fino ai 100 finali quando invece di prendere chi gli sta davanti, si fa rosicchiare 50 metri da chi risale (stessa categoria). Non deve succedere, non ha importanza ma ..è importante. Fa 8° e 3°M35. Antonio Loria fa buona gara. Resta in gruppo al primo giro e poi va in progressione a cancellare Montalbano (12° e 3°). Filippo Romano (2°M55) è un po’ stanco, come tutti, ma col numero .. non scherza mai. Invece Angelo Pirri scherza ed accenna, al primo giro, una danza propiziatoria che gli illumina la parte finale  chiusa in sprint. Ma è solo 14° di categoria. Katia Oteri, Maria Pistone (1° e 2° F40) e Mari Silipigni (1° F35) sono apprezzate anche dal pubblico ..vuoi per una vezzosa trecciolina, per un inaspettato sorriso o un ammiccante sbatter di ciglia .. quanto son belle! Gli altri (Mimmo Scolaro, Fortunato Laganà, Pietro Staiti e Alessandro Bandiera) fanno una gara da apprendisti. Giungono tutti in un minuto, ma ognuno nella sua solitudine .. non si dice che viaggiare in gruppo è meglio? Probabilmente è mancato un pizzico di agonismo se nelle rispettive categorie sono solo 15°, 10°, 13° e 14°.
La parola di questo post è apostrofo perché trasforma l’otto, appunto, in lotto.
Mario Sibilla

2 commenti:

  1. .......... Resta in gruppo al primo giro e poi va in progressione a cancellare Montalbano ........"una volta si fotte la vecchia"

    cp

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  2. Assolutamente d'accordo ste' gare son diventate un campo di battaglia x i ns tendini e i ns muscoli ed e' una lotta con noi stessi finirle.
    Il colore del giorno e' il rosso perche' provoca eccitazione e voglia di fare, uno slancio diretto verso la conquista, infatti il rosso e' abbinato a Marte il dio della guerra!
    k

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