“Credo nel barone Pierre e nella sua utopia, nella poesia ritmica di Paavo, nella divina Fanny. Come Sir Roger, credo che non esiste una barriera invalicabile; credo in Abebe tra le ombre della sera, nel cuore e nell'anima di Tommie Jet, nell'allegria ambidestra di Aki, nel lampo di Miruts e Kenenisa; credo nella santità di Pietro Paolo, nel silenzio di Gelindo, credo nel vento e nei suoi figli, si chiamino Oskar, Carl o Wilma, purché sia un'unica luce...quella della fiamma olimpica.” Mario Sibilla

venerdì 8 febbraio 2013


Fra centu metri a’ annari a destra poi continua o rittu.    

Tom tom ci porta agli impianti sportivi di Regalbuto e di qui a due passi sui prati della corsa.

Giù, ma vicinissimo, si vede il lago e nonostante il freddo è un posto bellissimo.
Io indosso la mia maglietta nera FG, che nonna mi ha accorciato,  mamma invece mi mette il numero: 289. E’ quasi la prima volta.     
L’ emozione è quella della prima volta. Faccio il riscaldamento ma mi sento sola, di qua e di là sciamano ragazzi con le magliette tutte uguali e sulla linea di partenza aspetto il via per un tempo che mi sembra interminabile.
Le altre parlano tra di loro ed al colpo di pistola mi lasciano e si danno ad una corsa indiavolata. E’ tutto così improvviso che nonostante il mio impegno resto indietro. Cerco di risalire ma il ritmo è così veloce, quasi violento che ogni metro è una impresa. Allora mi concentro sulle avversarie vicine e su quelle che davanti sono già finite e si lasciano scivolare nel gruppo, senza più lottare. Avrei bisogno di più tempo ma la gara è già finita, faccio lo sprint e riesco a superarne due, anche se già a metà gara sono troppo distante per chi mi sta davanti ed irraggiungibile per chi mi sta dietro. Potrei ancora continuare ma il gazebo del cronometraggio ed il bip del chip mi dice che è finita. Mi aspettavo una gara diversa …
Una promessa a me stessa: mi riscatterò a gomiti alti.
Ed una speranza: quella di non aver deluso Mario, il mio allenatore.
Alice

4 commenti:

  1. Bella la mia Alice...timida e riservata ma con la caparbieta' di un adulto... non la ferma la pioggia, il freddo, il vento e la solitudine... lei corre nonostante tutto...ed e' dei nostri, e' una FORTE GONZAGA bella e fiera. Di strada ne avra' da fare ma sono certa fara' bene, perche' la' dove le gambe non ce la faranno lei ci mettera' la testa... e non e' cosa da poco! Dai piccola guerriera!
    k

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  2. sei stata grande....vedrai che il tempo ti dara'ragione
    la prima volta è...sempre una....prima!!
    piu' in la nel tempo quando ci penserai ...lo ricorderai con un sorriso.
    complimenti ancora.
    luky

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  3. invece di Alice ti potremmo chiamre "Costanza"..........ed è questa caratteristica che molto presto ti farà diventare una vera "Atleta"

    cp

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  4. ciao alice! qualche giorno fa ti ho vista correre sola soletta in pista, subito dopo la tempesta di acqua e vento. . allora mi sono detta ma quanta forza possiede Alice, come una grande.. quella caparbietà di chi vuole far bene.. posso dirti nel mio essere da poco una piccola atleta che se continui così otterrai dei buoni risultati e potrai con orgoglio sentirti fortunata di aver iniziato gia a questa età ad amare lo sport. . mari

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